Posted on lunedì, 28 marzo 2016 by Cesare Damiano
Lavoro:DAMIANO,ok Poletti tracciabilita’ voucher ma non basta (ANSA) – ROMA, 22 MAR – “La proposta di Poletti di garantire la tracciabilita’ dei voucher va nella direzione da noi richiesta, ma non basta”. Lo dichiara Cesare DAMIANO, presidente della Commissione Lavoro della Camera. “Bisogna tornare allo spirito e alla lettera della legge Biagi – spiega – che prevedeva l’utilizzo dei voucher soltanto per il lavoro occasionale e accessorio. In caso contrario, si contraddice la scelta di fondo del Jobs Act: anziche’ far emergere il lavoro nero e dare stabilita’ all’occupazione, si aumenta la precarieta’”. “Non ha senso aver cancellato il lavoro a progetto e gli associati in partecipazione se poi si mantiene la possibilita’ di utilizzare i voucher in tutti i settori produttivi”, conclude. (ANSA). TG-COM 22-MAR-16 20:29 NNNN
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Posted on sabato, 21 novembre 2015 by Cesare Damiano
(AGI) – Roma, 20 nov. – ”Dopo il voto di fiducia al Senato sulla legge di Stabilita’, la battaglia per correggere alcune normative sociali dovra’ continuare alla Camera”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. ”E’ importante – spiega Damiano – che, per quanto riguarda Caf e patronati, ci sia stata una diminuzione del taglio previsto e che il Governo abbia ascoltato le richieste del Pd. Sul tema delle pensioni le nostre richieste riguardano, in particolare, un miglioramento della normativa di Opzione Donna che cancelli i 3 mesi di speranza di vita e l’anticipo al 2016 della No tax area per i pensionati”. ”La settima salvaguardia, che includera’ nella tutela oltre 31.000 lavoratori, e’ una scelta positiva del Governo, ma non risolve del tutto il problema: ancora 20.000 esodati, secondo i dati dell’Inps, sono infatti esclusi dalla tutela”, conclude Cesare Damiano. (AGI) Ted 201804 NOV 15
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Posted on mercoledì, 21 ottobre 2015 by Cesare Damiano
Non sono d’accordo sui giudizi di norme su esodati e donne (ANSA) – ROMA, 20 OTT – “Il presidente dell’Inps Boeri ha affermato che nella legge di Stabilita’, sulle pensioni, ci sono ‘interventi selettivi, parziali, che creano asimmetrie di trattamento’. Se ci si riferisce alla settima salvaguardia e alla cosiddetta Opzione Donna, non siamo d’accordo”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano che spiega come ”la Commissione Lavoro della Camera si e’ battuta per questi obiettivi proprio per eliminare le diseguaglianze e alcuni importanti risultati sono stati raggiunti: semmai, continueremo la nostra battaglia per tutelare i lavoratori esodati che non saranno tutelati dalla settima salvaguardia. E’ stata la stessa Inps a dichiarare che ci sono ancora 50.000 esodati e nella Stabilita’ verranno tutelati in circa 30.000. Basta fare i conti”.
Damiano dice invece di essere ”d’accordo con Boeri sul fatto che sia negativa l’assenza della flessibilita’ nella finanziaria.
Ci batteremo per avere da subito una sperimentazione, ma non condividiamo l’idea, sostenuta da alcuni, di anticipare la pensione a condizione che ci sia un ricalcolo tutto contributivo dell’assegno pensionistico”.
(ANSA).
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Posted on giovedì, 23 ottobre 2014 by Cesare Damiano
Posted on venerdì, 21 marzo 2014 by Cesare Damiano
Posted on venerdì, 21 marzo 2014 by Cesare Damiano
Posted on lunedì, 4 febbraio 2013 by Cesare Damiano
Questa sera, alle 23.15, sarò ospite a Porta a Porta, su RaiUno
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Posted on lunedì, 4 febbraio 2013 by Cesare Damiano
Posted on domenica, 3 febbraio 2013 by Cesare Damiano
Abbiamo visto oggi sui quotidiani le proposte della lista Monti sul mercato del lavoro: tanti annunci ma poca sostanza. Si tratta delle vecchie ricette di Ichino riverniciate per l’occasione. Si ripropone il contratto unico a tempo indeterminato gia’ bocciato a suo tempo da sindacati e Confindustria: vorremmo sapere cosa ne pensa Alberto Bombassei, oggi compagno di partito di Pietro Ichino.
Promettere ai giovani un contratto a tempo indeterminato con una clausola, non chiarita, di licenziabilita’ in ogni momento anche per motivi economici, e’ semplicemente un imbroglio. Noi riteniamo invece che, dopo un periodo di prova con una buona flessibilita’ (ad esempio utilizzando in modo prevalente il contratto di apprendistato) le persone debbano essere stabilizzate attraverso uno sconto strutturale sul costo del lavoro alle imprese o con un credito di imposta. In questo modo i giovani potranno godere degli stessi diritti delle vecchie generazioni, altrimenti la promessa di Monti di superare il cosiddetto apartheid di cui soffrirebbero i giovani, verrebbe smentita addirittura dal consolidamento di due mercati del lavoro separati, infatti le nuove regole varrebbero soltanto per i nuovi assunti. Una grande contraddizione. Infine, come fa Ichino a sostenere che l’articolo 18 riformulato, grazie all’azione del PD rispetto alla prima versione del ministro Fornero, sia condivisibile se poi propone che si possa licenziare anche per motivi economici con un semplice risarcimento? Forse e’ giunto il momento che la lista Monti si chiarisca le idee sulle proposte che riguardano il mercato del lavoro. Capiamo che la proposta appena formulata sia stata depotenziata con l’idea, alquanto peregrina, della sperimentazione regionale. Si vogliono nuovamente creare le gabbie salariali oppure avere venti mercati del lavoro differenziati? Un grande pasticcio, che si completa con un’affermazione per noi preoccupante: che si voglia cancellare lo Statuto dei lavoratori. Noi siamo nettamente contrari perche’ riteniamo che il mondo del lavoro abbia gia’ pagato prezzi alti e adesso si tratta di indirizzare la nostra attenzione verso chi non ha mai pagato e ci ha condotti in questa situazione: mercati finanziari e transazioni speculative.
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Posted on domenica, 3 febbraio 2013 by Cesare Damiano