Esodati: la 5103 vuole risolvere il problema, va bene se lo farà legge di stabilità

Nella Legge di Stabilità, che va subito in discussione, dobbiamo trovare le soluzioni per i lavoratori rimasti senza reddito a causa della riforma Fornero. Il Fondo previsto per avere altri ‘salvaguardati’ è sicuramente un fatto positivo ed è un primo risultato della nostra battaglia parlamentare. Fermarci a questo sarebbe però sbagliato: non è accettabile l’idea che si tratti di un Fondo assistenziale e la cifra di 100 milioni di euro è assolutamente inadeguata. L’obiettivo unitario della commissione Lavoro, con la proposta di legge 5103, è quello di correggere un errore e non di smontare la riforma delle pensioni. Dobbiamo cambiare la normativa per consentire l’accesso alle vecchie regole pensionistiche a chi ne aveva diritto: lavoratori esodati, licenziati individuali e collettivi, coloro che proseguono i versamenti volontari e lavoratori che hanno sottoscritto accordi di mobilità in sede territoriale. Stiamo aspettando l’incontro che il ministro ha promesso alla commissione Lavoro per esaminare i numeri delle diverse ‘famiglie’ di lavoratori rimasti senza reddito e prepareremo gli emendamenti alla Legge di Stabilità. La nostra battaglia continua e una soluzione a questo problema fa parte di quel tratto di equità che chiediamo all’azione del governo a partire dalla stessa Legge di Stabilità.

55 Risposte

  1. Appena inviata al sito Bersani 2013.

    Vi rinrgrazio infinatamente per il fondamentale contributo dato alla manovra Fornero sulle Pensioni.
    Ed alla manomissione dell’ articolo 18.
    La prima mi ha allungato di tre anni l’ età pensionabile… se non di più…. la seconda, dopo anni di attività sindacale targata CGIL, in fabbrica, mi esporrà alle future ritorsioni aziendali.
    Mi limito a questi due punti che già vi qualificano per quello che siete:
    una dirigenza politica TOTALMENTE INAFFIDABILE.
    Siete gli unici in Parlamento ad aver tradito in modo cosi becero e volgare il vostro elettorato.
    Sarà mia cura e premura, ovunque ne avrò la possibilità, rendervi la cortesia.
    I miei più fervidi auguri di una rapida e dolorosa sparizione.
    Con assoluto rancore

    NESSUN VOTO A CHI HA TAGLIATO LE PENSIONI!

  2. On.Damiano a questo governo degli esodati non importa nulla non so se il pd con gente come Ichino , Morando ,Fioroni ecc,ammesso che vada al governo , riuscira’ ad approvare la 5103.Nel dubbio Sel tutta la vita.

  3. Solidale con carlomarx

  4. Ci sarà rimasta male oggi, l’Ineffabile, a non poter venire a dare i numeri in Commissione Lavoro:
    adesso si dovrà ricominciare a corteggiarla per un nuovo appuntamento (e questo mi ricorda tanto Berlusconi, quando era premier, con le sue udienze nei processi di Milano …)
    In ogni caso, è un bel po’ che non piange:
    decidiamoci a darle una mano … e che si penta, che pianga davvero!

  5. L’incontro di oggi è saltato a causa del consiglio dei ministri! ma perché non si sapeva che martedi 16 c’era il CM ! avete finito di prenderci per stupidi!!! siamo stanchi stanchi stanchi di questi continui rinvii!!! decidete una volta pertutto!!!

  6. Reblogged this on CIRCOLO PD VALDENGO and commented:
    Esodati: la 5103 vuole risolvere il problema, va bene se lo farà legge di stabilità

  7. E’ già la seconda volta che il confronto viene rimandato……. spero che ci sia un’ulteriore data ! Velocizzate!!!
    la marea di gente in attesa,con l’angoscia , non merita questa deprimente melina ! Se poi fosse un’ulteriore delusione penso proprio che non basterà l’uscita di Veltroni/Dalema e co.

  8. on damiano,
    sono un esodato con 59 anni e 38anni di contributi,
    sono sato in mobilita’ dal 2009 a gennaio 2012, attualmente ho
    un contratto di un anno fino a 31012013 e dopo vedo il buio,
    la 5103 era perfetta per il mio caso e penso che in italia ci siano
    altri 50000 quindi la variante delle pensione come proposta e’ giusta
    forse si poteva alzare l’eta pensiostica ad esempio
    da 57 a 59 anni e da 35 a 38 anni di contributi
    questa poteva essere una soluzione.
    sono sicuro che sig onorevole combattera’ questa battaglia fino all
    fine
    la ringrazio per il suo impegno che ci sta mettendo
    d.s. lorenzo

  9. caro P.D. mi hai fregato e’ inutile che trovate delle scuse.la gente non e’ deficiente come voi ,quindi il voto ve lo pianto………….ladri

  10. Buona sera, On. Damiano.

    Purtroppo sono anch’ io un’ esodato.
    Innanzi tutto la ringrazio per il suo forte interessamento nel cercare di
    porre fine a questa interminabile Odissea, anche se penso che sarebbe stato meglio prevedere prima, tutto il disastro che avrebbe comportato la nuova riforma sulle pensioni.
    Le porto a conoscenza il mio caso.
    A Dicembre compirò 57 anni.
    Dal febbraio 2010 sono in mobilità lunga, che terminerà a gennaio 2013 (3 anni).
    Ho fatto subito domanda (per altro accettata dall’ inps a partire dal 6 febbraio 2010), di autorizzazione alla prosecuzione dei versamenti volontari, per coprire i sei mesi successivi la fine della mobilità
    (da febbraio a luglio 2013), così da permettermi di raggiungere i 40 anni di contributi.
    Avrei dovuto percepire la pensione con la precedente riforma (anche quella “rubandomi 8 mesi ), circa ad Agosto/Settembre 2014.
    Purtroppo…………. non ho potuto pagare nessun contributo volontario.
    Le faccio presente che ho provato in tutti i modi (e forse è stato meglio non esserci riuscito, visto che sarebbe stato un atro impedimento), a cercare un lavoro.
    Come potrò………..”sopravvivere”, se non si riuscirà a trovare soluzioni appropriate?
    Scusandomi per qualche errore, le sono grato per quello che sta facendo e la saluto cordialmente.

    L. Domenico

  11. Non dimenticate Quota96 per i lavoratori della scuola (a tutto il 2012).

  12. Oggi sono stato inserito nel listone dei 65.000 al 31.12.2012 40 anni . Sono stato licenziato per motivi economici a luglio 2010 con 38 anni di contributi più un anno disoccupazione e un anno contribuzione volontaria senza nessun ammortizzatore sociale.ammesso di vincere la lotteria mi chiedo come potrò vivere per 18 mesi prima di ricevere la pensione?a questo punto faccio una proposta datemi indietro tutti i contributi versati con gli interessi maturati in 40 anni e tenetevi la pensione.anche perché con i soldi potrei aprire una attività e produrre reddito.a proposito volevo aprire un piccolo negozio per andare avanti ma senza reddito sia le finanziare che le banche non ti danno nulla per aiutarti,anzi ti trattano da pezzente ,e quando gli fai vedere l’estratto conto dell ‘inps e gli dimostri che hai sempre lavorato e pagato tutto e non per colpa tua ti trovi in questa situazione ti fanno un sorriso di circostanza ma non possono fare nulla perché i soldi li danno a chi ce’ là .

  13. Dopo la fusione di INPS, INPDAP, e qualcos’altro, vengon fuori 4.000 esuberi dalla SuperINPS!
    Il taglio della pianta organica (da 33mila a 29mila addetti) di “Super Inps”, spiega Nori, il direttore generale dell’Inps, avverrà entro il primo novembre, utilizzando sia i pensionamenti che lo strumento della mobilità: cosa vuol dire “sia i pensionamenti che lo strumento della mobilità”?
    Per “i pensionamenti”, immagino si intenda mandare in pensione tutti coloro i quali, alle attuali condizioni, ovvero a riforma Fornero diventata legge, abbiamo i requisiti richiesti, la qual cosa vorrebbe dire che nella nuova INPS ci sarebbe un sacco di gente che già alle precedenti condizioni, aveva abbondantemente superato il minimo di contribuzione necessaria!
    E “utilizzando lo strumento della mobilità”, cosa vuol dire?
    Perché lo strumento della mobilità, ad usarlo a norma, non è mica detto che garantisca l’aggancio alla pensione!
    Oppure l’antifona è sempre la stessa? Anche questi 4.000 esuberi, pur non essendo esodati, perché non licenziati entro il 4 dicembre 2011, in pensioni, il governo buono con alcuni, e macellaio con altri, in pensione, ce li metterà ugualmente!

  14. appoggio la proposta di Lorenzo, che mi sembra un buon compromesso per far accettare alla ministro piagnona il pensionamento anticipato facoltativo, con calcolo solo contributivo avente più basso impatto economico per le casse dello stato :
    età anagrafica 59-60 anni / contributi 37-38 anni (tutti, anche quelli accumulati in disoccupazione ordinaria da licenziamento)
    Vediamo ora se avete l’ intenzione di risolvere la questione
    noi vigiliamo e dall’ esito ne trarremo le conclusioni.
    esodato indicibile ex 98

  15. Onorevole, grazie per il suo impegno anche se oggi penso che le sue osservazioni non siano in linea con quanto si possa fare nella finanziaria: sicuramente i vari paletti e le proposte della 5103 non potranno trovare spazio, quindi dobbiamo, come e’ sempre capitato in questo anno disgraziato, aspettarci compromessi al ribasso: per onesta’ intellettuale sarebbe bene dirlo subito per evitare illusioni

  16. Ma quali ringraziamenti.. Come si fa a ringraziare chi è complice di quella capra spacciatasi per esperta? I diritti, se sono tali, si PRETENDONO, non si elemosinano!
    Scrivete quindi in massa a Bersani per riversargli tutta la rabbia accumulata e il totale dissenso dalla politica del PD traditore!
    Bravo carlomarx, prima di tutto la dignità!!!
    Dipendente pubblico ex quota 96, ex elettore PD

  17. Cesare,
    staccate la spina a questo governo di banchieri mannari.
    fatelo prima che arrivino a questo:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Oro_alla_Patria

  18. Fancazzisti di m…da!

    NESSUN VOTO A CHI HA TAGLIATO LE PENSIONI!

  19. sessantanni fra 5 mesi
    contriburi versati 37 anni
    a breve saro’ disoccupato senza alcuna reddito.

    IN ITALIA LE LEGGI LE FA E LE APPROVA IL PARLAMENTO
    SOVRANO.

    LA PROPOSTA DI LEGGE 5103 ANCHE SE MI TRUFFAVA PERCHE’
    MI SOTTREVA UN DIRITTO ACQUISITO PENSIONE CON
    SISTEMA RETRIBUTIVO . MI AVREBBE PERMESSO ALMENO DI COMPRARE UN PEZZO DI PANE PER SOPRAVVIVERE.

    LA PROPOSTA DI LEGGE 5103 ERA CONDIVISA E APPROVATA
    DA TUTTO IL PARLAMENTO.

    BRAVI ONOREVOLI.

    ASSOGETTATI A UN RICATTO ” SVENDETE LA VITA DEI SESSANTENNI TOGLIENDOGLI PRIMA IL DIRITTO DI ANDARE IN PENSIONE ALL’ ETA’ STABILITA ( NEL MIO CASO ANNO 2010)
    E POI CON EFFERATA LUCIDITA’ GLI STATE SOTTRAENDO ANCHE IL DIRITTO ALLA SALUTE. TANTO MOLTI DI QUELLI CHE DVREBBERO PERCEPIRE LA PENSIONE A 67 ANNI NON ARRIVERANNO MAI A QUELLA ETA’ PERCHE’ CREPERANNO DI
    FAME E DI MALATTIA.

    SPERIAMO SOLO NELLA GIUSTIZIA DIVINA.

  20. @MENGO, leggi qua:
    “Sanatoria lavoratori, a L’Aquila boom di richieste”

    http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=37835&typeb=0&Sanatoria-lavoratori-a-L-Aquila-boom-di-richieste

    Procedura di emersione del rapporto di lavoro irregolare a favore di lavoratori stranieri. In Abruzzo presentate 1.427 domande.
    In una cittadina di un 50.000 abitanti, forse anche meno, come residenti effettivi, a causa del sisma del 6 aprile del 2009, 1.427 lavoratori che NON erano in regola, per i quali si chiede la sanatoria!

    Ma dove lo va a cercare, uno penalizzato dall’età, regolarmente licenziato, in un contesto simile, un lavoro a norma di legge, con tanto di busta paga, stipendio lordo e IRPEF e contributi da versare?

    La domanda è: se per 1.427 è stata fatta domanda di sanatoria, quanti ce ne saranno ancora che, per vari motivi, continueranno a lavorare nel nero più assoluto?
    E quanti ne verranno, disposti a lavorare in nero, con la rosea prospettiva di un’altra sanatoria futura?

    Ma dove ti presenti, tu, “regolarmente licenziato”, in un contesto simile, col voler fare le cose secondo legalità?

    Se vuoi lavorare, dopo che sei stato “regolarmente licenziato”, dovresti prima di tutto espatriare, per rientrare in Italia come clandestino, sotto mentite spoglie!
    Allora sì, che potresti contare sulla possibilità di ottenere un indispensabile lavoro in nero per, successivamente, sperare che il tuo datore di lavoro, alla prossima tornata, ti faccia “emergere” con una sanatoria! A quel punto, saresti un lavoro a norma di legge, con la tua bella busta paga, il tuo lordo, la tua IRPEF ed i tuoi contributi previdenziali!
    Se non passi per questa trafila, come puoi pensare di saltare avanti a questa fila invisibile, ma che c’è, di lavoratori irregolari?
    Sostanzialmente, il lavoro irregolare, viene premiato con la regolarizzazione!
    Sostanzialmente ci ritroviamo in un Paese nel quale il lavoro irregolare è una strada come un’altra per arrivare al lavoro regolare!
    C’è chi invia curriculum chi tenta concorsi, chi lavora come precario, e chi cerca di sistemarsi con un lavoro irregolare: tutti questi potranno aspirare “legittimamente” ad un lavoro regolarizzato!

    A livello nazionale, le domande sono state 134.576: prime in classifica per numero di richieste sono Milano (19.055), Roma (13.815) e Napoli (11.111), mentre in ultima posizione c’é Enna (22). Un po’ ovunque, il picco nell’invio delle dichiarazioni è stato raggiunto negli ultimi giorni.

    A livello nazionale, sono stati regolarizzati 150.000 lavoratori in nero!
    Ma ci pensate che si tratta della metà del numero degli esodati?

    La domanda è: a fronte di 150.000 regolarizzati, quanti ne saranno rimasti, nell’illegalità? Poteva trovare lavoro, in regola, un esodato non a norma di legge, con oltre 150.000, presumibilmente anche 300.000, lavoratori non regolari?
    No!

    In un conteso simile, per qualsiasi lavoro di candidi, pretendendo un’assunzione regolare, è chiaro che troverai solo porte chiuse in faccia!
    Questo il governo lo sa, e su questa montagnola di cacca, ci si trova seduto che più comodamente non si può!

    Ripeto: può venire un imprenditore serio, onesto, ad investire del suo denaro in una Paese nel quale gli abusi edilizi rendono più che il rispettare le regole, l’essere corrotti rende più che il lavorare onestamente, il lavorare in nero apre la strada al lavoro regolare prima e meglio del passare per modalità lecite e legali?

    Secondo me: no!

  21. Damiano insieme ai suoi soci prima aiuta fattivamente a scassare tutto lo stato sociale appoggiando la spiritata “velina” Fornero e poi cerca di…rattoppare …sotto lezioni.
    Damiano incompetente e subdolo!!!
    L’unico politico a fare un atto concreto,pur con i suoi limiti,l’ammissibilità del referendum e la difficoltà per Rifondazione ad entrare in Paralmento,è stato Ferrero e per onestà lo voterò per la prima volta.

  22. Si ventila che a breve 35000 bancari saranno da prepensionare…..
    E, dato il favore di cui godono le banche, quelli verranno prepensionati alla faccia di centmigliaia di esodati!!!!
    I soldi ci sono (e lo sappiamo dato quanto versiamo di c.v.) e li usano con chi vogliono loro!!

  23. Damiano come mai non evidenzi alla Fornero e a Monti che il Governo ha …regalato 3 miliardi (alcuni giornali dicono 4) di euro al Monte dei Paschi di Siena e che con quei soldi potevate GRADUARE la Riforma pensionistica???
    Ah,dimenticavo …è la Banca dei tuoi amici e compagni di merenda!!!!

  24. Onorevole Damiano, mi permetta, ma Lei è sempre piui deludente!
    Lo vuol capire che I rattoppi non servono!
    E’ partito con una proposta, invero già assai poco ambiziosa, ma che comunque aveva il pregio di avere un certo respiro, perchè coinvolgenza una ampia platea di lavoratori.
    Sappiamo poi come è andata a finire.
    E’ bastata una semplice, seppur assai sgradevole, smorfia della ministro-iena, perchè lei si ritirasse di buon ordine, con le pive nel sacco.
    Adesso se ne esce con quest’altra proposta, che è la formula ridimensionatissima dellla precedente, e quindi ancora piu’ parziale ed insoddisfacente.

    Buon per Lei se la ministra non se ne esce con un’altra smorfia…

    Giancarlo, lavoratore attivo classe 1952, ex quota 96, smanioso di votare

  25. Leo56, qui ci passano avanti tutti quanti!

    Onorevole Damiano, mi è venuto in mente proprio adesso: se è vero, come è vero, che le domande di sanatoria di lavoratori irregolari, per l’intero Paese, ammontano a 134.576, questo vuol dire che nelle casse dell’INPS entreranno i contributi “ulteriori” di, appunto, 134.576 lavoratori!

    Mi sembrerebbe logico che tali contributi venissero utilizzati per terminare l’esodo degli “esodati” (non ancora salvaguardati!) interrotto dalla riforma delle pensioni Fornero!

    Così come gli esodati non a norma di legge, con il loro 35, 36.. 38, 40 anni di contributi, han pagato, fino a ieri, le pensioni di chi in pensione vi andò prima di loro, e pensioni calcolate tutte con il retributivo, mi parrebbe giusto che oggi, a loro volta, anche gli esodati non a norma di legge potessero “godere” di un riguardo analogo, o no?

    Perciò, per favore, lei che immagino la incontri, in Parlamento, la Fornero, glielo faccia presente, che c’è da considerare, a favore degli esodati non salvaguardati, anche questo elemento qui!

  26. Sul Sole 24 Ore si afferma che , dopo avere combattuto come un leone …!! intende ritirare l’art. 1 della 5103 (alla prima difficoltà ha battuto subito in ritirata!!) .
    Avanti con Ferrero e con tutti coloro che propongano l’abolizione della riforma Fornero !!
    Franco (ex tesserato ed ex elettore PD)

  27. Per tutti: ho trovato questo specchietto sul web:

    Fai clic per accedere a RIFORMA%20MONTI%20-%20FORNERO%20SULLE%20PENSIONI%20SCHEMA.pdf

    pensavo che con la riforma Fornero sulle pensioni legge 214/2011, si andasse in pensione con 62 anni di età e 42 e rotti di contributi ma, a consultare il prospetto, non è affatto detto che sia così!

    Si può andare sì, in pensione con 62 anni di età e 42 e rotti di contributi… ma se si hanno questi requisiti entro il 2012!
    Altrimenti, bisognerà avere, entro il 2013, 62 anni di età e 42 anni e 2 mesi di contributi entro il 2013!
    62 anni di età e 42 anni e 3 mesi di contributi entro il 2014!

    Dopodiché, la musica cambia!
    65 anni di età maturati al 31/12/2010
    65 anni di età maturati al 31/12/2011
    66 anni di età e 20 di contribuzione se maturati
    dall’1/1/2012 al 31/12/2020 salvo adeguamento dal
    2013 dell’età alla speranza di vita.
    67 anni di età e 20 di contribuzione dal 2021.

    Se non ci capisco male, chi non riesce a conciliare 62, 63 anni di età, con i 42 anni e rotti di contributi, potrà solo passare a considerare le pensioni di vecchiaia! 65 anni di età richiesti per il 2010 ed il 2011, 66 entro il 2012, e dal 2013 ci vogliono 67 anni di età e 20 di contribuzione!

    Uno con 56 anni di età e 34 di contributi a fine 2012, inseguirebbe la pensione di anzianità invano!
    Perché i 62 anni di età li conseguirebbe nel 2018, ma di versamenti non potrebbe averne più di 40 anni, mentre ce ne vorrebbero 42 e rotti!
    Dopodiché gli resterebbe solo da “pensare” alla pensione di vecchiaia:
    per prenderla a 65 anni, 65 anni bisognava averceli entro il 2011!

    Poi si passa a 66 anni di età e 20 di contribuzione SE MATURATI DALL’1/1/2012 AL 31/12/2020 salvo adeguamento dal
    2013 dell’età alla speranza di vita: ECCO, VEROSIMILMENTE, A QUALE PENSIONE PUÒ ASPIRARE CHI OGGI HA 56 ANNI DI ETÀ E 34 DI CONTRIBUTI! ALLA PENSIONE DI VECCHIAIA, QUANDO AVRÀ 66 ANNI!

    Salvo successive penalizzazioni che verranno introdotte dai governi che seguiranno. In particolare un corsa vero i 67 anni di età prima, e verso i 70 subito dopo!

    Ora, a me non piacerebbe certo farle, le considerazioni che farò, ma se uno viene messo con le spalle al muro…
    Prevedendo di dover andare in pensione a 66, 67… 70 anni, e immaginando di prendere pensione assolutamente bassa, e di prenderla presumibilmente anche per pochi anni, perché con tutte le rabbie che ci stanno facendo prendere o ci cederà il fegato, o ci verrà un tumore da qualche parte… vale davvero la pena cercarsi un lavoro in regola (praticamente difficilissimo, se non impossibile da trovare), versando così contributi per altri 11, 12, 13, 14 anni, con i quali pagare le immeritate pensioni d’oro ai nostri “cari” politici, ovvero quelle da 1.000 e più euro, netti, al mese?

    Mi sa proprio che non ne varrebbe la pena!

    Perso per perso, prevedendo “quella” pensione di vecchiaia a 66, 67… 70 anni, sarebbe molto più pratico lavorare in nero, magari portando a casa pure qualcosina in più, visto che non ci sarebbero né IRPEF e né contributi da pagare, e cercare di arrivarci così, ad un età dai 67 ai 70 anni!

    Il dubbio è: ma se uno ci arriva, alla fine, a fare, un ragionamento del genere, possibile che la Fornero non lo abbia messo in conto?
    Non sarà mica proprio questo che, sotto sotto, “la politica” vuole da noi? Che spariamo? Che vivessimo senza rompere troppo?
    Che scomparissimo?
    Bho!?

  28. Franco sono d’accordo con te, andare a firmare per il referendum sull’abrogazione della riforma delle pensioni,poi votare tutti Ferrero!!!!! ( almeno lui ci mette la faccia. ) !!!!!

  29. Mi volete spiegare perchè su chi ha l’autorizzato ai contributi volantari in sede di dercreto sono stati messi i paletti…..avere un lavoro temporaneo non significa che deve perdere un diritto riportato del decreto legge.

  30. Anch’io, come MENGO, sono d’accordo con Franco: votare Ferrero.

    Però Il vero punto è il seguente: ma ti pare che se pure con Ferrero si riuscisse a raccogliere il numero di firme richiesto per indire il referendum, e se pure il referendum ottenesse tutti i voti necessari per abrogare la riforma delle pensioni Fornero (che cosa dice il referendum di Ferrero, di preciso, ancora non lo sappiamo!)… ti pare, dicevo, che tutti gli altri, da Di Pietro a Bersani, passando per Renzi, Casini, FIni, Alfano e Berlusconi, fino ad arrivare a Napolitano, con Monti senatore a vita, la farebbero passare, una cosa del genere?
    E quando mai?

    Io penso che non ci sarà verso di fare retromarcia sulla riforma delle pensioni Bersani-Fornero: per il semplice motivo che, magari Ferrero a parte, tutti gli altri si metterebbero di traverso, ed impedirebbero di farla, questa retromarcia!

    Dobbiamo pensare che la riforma delle pensioni porta nelle mani dei politici (si scrive: “nelle casse dello Stato”, ma si pronuncia: “nelle mani dei politici”!) ben 20 MILIARDI di euro l’anno!
    Ma ci arriviamo a capirlo, con questa disponibilità di ben 20 MILIARDI l’anno, e “disponibilità” che a loro non è costata e non costa nessuno sforzo, quante cose i politici potranno andarci a “sistemare”?

    Riappropriarci delle nostre pensioni, vuol dire riappropriarci di quei 20 MILIARDI annui! Ma riappropriarci di quei 20 MILIARDI annui, vuol dire togliere troppa terra sotto i piedi dei politici! Non cederanno mai!
    Sarebbero disposti anche ad andare ad un guerra civile, credo, pur di non mollare l’osso! Penso che sceglierebbero di giocarsela, la sfida, piuttosto che cedere!

    Se penso che non la spunteremmo nemmeno con un referendum, è per il semplice fatto che già attualmente, la riforma delle pensioni Bersani-Fornero, è evidentemente un atto di prepotenza e di ingiustizia!

    Lo ripeterò ancora una volta: con 150 MILIARDI di euro che non finiscono nelle casse dell’erario a causa dell’evasione, e con 60 MILIARDI che non vi finiscono a causa delle corruzione, ovvero con una montagna di ben 210 MILIARDI di euro, è così assurdo pretendere che almeno un terzo,per le necessità di tenuta del Paese, lo si vada a prendere lì?
    Un terzo di 210 MILIARDI, sono 70 MILIARDI di euro!
    Non ho detto nemmeno: “la metà”, ma: “un terzo”!

    Con 70 MILIARDI di euro reperiti da quei 210 lì, ci sarebbe stato ancora bisogno della riforma delle pensioni Bersani-Fornero?

    Tutt’al più, ma proprio per far sentire partecipi anche i lavoratori, alla manovra “Salva Italia”, si potevano allontanare le pensioni di tre, di sei, di nove mesi al massimo! Ma così, tanto per concedere, al governo Monti, lo sfizio di poter dire: “Anche noi abbiamo riformato il sistema previdenziale!”.

    Quindi, alla radice del problema, non ci sono i soldi, e nemmeno la logica, ma una specie di prepotente arroganza! Una specie di “supremazia” incondizionata! Una specie di: “Perché noi siamo noi, e voi non siete un ‘Beep!'”!
    Capito?

    Per questo credo che anche un referendum non riuscirebbe a centrare il risultato!
    Perché se la logica, l’equità, la giustizia, si è trovato il modo di calpestarle oggi, appunto imponendo la riforma delle pensioni Bersani-Fornero, lo stesso si potrà fare domani, con qualsiasi referendum!

    Naturalmente, io andrò a firmare! Ma non ho voglia di farmi illusioni!
    E poi, quando arriverebbe in porto, questo referendum?
    Nel 2013 no, perché ho sentito che non si possono fare referendum nell’anno in cui ci saranno le elezioni: e allora, quando?
    Nel 2014?
    E quanti di noi ci arriveranno, al 2014?
    Ma sapete quante cose potranno cambiare, da qui al 2014?
    E anche se i referendum si svolgesse nel 2014, le eventuali modifiche alla riforma delle pensioni Bersani-Fonero, poi, quando verrebbero apportate?

    Nel 2105?
    Nel 2016?
    E ci si può credere, ad una cosa così? Che nel 2015, o nel 2016, verrà abrogata la riforma delle pensioni Bersani-Fornero?
    Con una rivoluzione, forse! Non credo proprio, con un referendum!

    No ci fu già un referendum per togliere i finanziamenti pubblici ai partiti?
    E i partiti, ad oggi, di finanziamenti pubblici, tra rimborsi e Legge Mancia, ne prendono o no?
    Di Pietro non aveva anche fatto un referendum per la legge elettorale, che poi la Corte Costituzionale (se non ricordo male) ha stabilito fosse inapplicabile?

    Hai voglia a cercare di fregare nella casa del ladro!

  31. questi nostri post Damiano non li leggerà mai.leggerà i risultati a maggio e ci sarà da ridere.Grillo tutta la vita

  32. Tutti i rattoppi alla “riforma” Fornero sulle pensioni sono soltanto patetici!
    Dall’inizio di quest’anno mi ero illusa che qualcosa sarebbe potuto cambiare sostanzialmente e non in modo così “minimalista”, come con la proposta di legge 5103.
    Innanzitutto la proposta riguarda solo gli esodati e per di più li maltratta pure con il contributivo retroattivo!
    E va bè che è gente disperata, ma così significa dargli l’elemosina!
    Se una proposta del genere andasse in porto, sarebbe addirittura controproducente perchè creerebbe un precedente molto negativo, perchè qualsiasi altro aggiustamento che riguardasse i lavoratori ancora attivi (ex quota 96,per intenderci, classe 1952) assumerebbe le stesse nefaste sembianze: VUOI ANDARE IN PENSIONE PRIMA DEI TERMINI STABILITI DALLA RIFORMA FORNERO? BECCATI IL CONTRIBUTIVO RETROATTIVO, ANCHE SE FINO A TUTTO IL 2011 STAI NEL RETRIBUTIVO.
    Ma si può sostenere un Partito di cui perfino la frangia più a sinistra ragiona in questo modo?
    Amici rassegnatevi: dobbiamo lavorare a vita noi sfortunati nati dopo il 1950 se vogliamo percepire una pensione con cui poterci pagare almeno la badante!
    A questi politici, che stanno belli e sistemati, non gliene frega niente!

  33. @giovanni2, hai proprio ragione! Questi, o stato sociale, lo hanno proprio smantellato! E non è ancora finita! Coi tagli programmati nella sanità, a colpi di miliardi, presto nemmeno la salute sarà più diritto alla portata di tutti!

    Già si legge di 9 milioni di italiani che, per cause economiche, rinunciano a curarsi! 9 milioni di italiani che non hanno più accesso nemmeno alla sanità pubblica!

    E intanto lo Stato, il governo, il Parlamento, si sono preoccupati del continuare ad erogare immeritate pensioni, ai poliici del passato, ovvero quelli che ci hanno ridotti sul lastrico, da 1.000 e più euro, NETTI, AL GIORNO!

  34. Quoto senz’altro il commento di marisa, in mercoledì, 17 ottobre 2012 alle 12:06.

  35. @ Elson Carefading. “Anch’io, come MENGO, sono d’accordo con Franco: votare Ferrero”. Completamente d’accordo su tutto quello che hai scritto, compreso i dubbi sul referendum. E ‘ però importante andare a firmare, dare un segnale che il porcellum Fornero non è stato per niente digerito : spesso il premier ama ripetere che le sue riforme sono state comprese dagli italiani !!

  36. Il contenuto della richiesta referendaria di Ferrero è l’UNICO atto concreto che è rivolto a TUTTI i cittadini italiani,mentre le altre INTERESSATE questioni formulate da Damiano e compagni di merenda servono solo a DIVIDERE i lavoratori in FORTUNATI e DISPERATI!!!!
    La c.d.EQUITA’ stile Fornero e Monti!!!

  37. Ultima notizia che è in sintonia con quanto ho scritto in precedenza:
    Ai 65.000 e ai 55.000 salvaguardati tra gli esodati se ne sono aggiunti altri 8.900 nel biennio 2013-2014!!!!
    La riffa …continua!!!!!!!!!!
    Più …salvaguardati (a che titolo????) in camuffa e meno possibilità di creare una modifica basata sulla gradualità e da rivolgere a tutti!!!!
    La modalità di Damiano e compagni di creare salvagenti …a capocchia determinerà spese pensionistiche sulle spalle degli altri lavoratori specie i pensionandi delle classi 52 e affini!!!!!!!
    Le risorse sono poche e comunque non infinite!!!
    Ma infine questa riforma per chi l’hanno fatta????
    Escludiamo dai requisiti gli esodati(55.000+65000+10000+8900…e forse ancora …),escludiamo i militari,escludiamo quelli di Termini Imerese e Iribus(perchè Passera è amico di Marchionne!),escludiamo quelli della sanità(…forse si…forse no…)
    Ma in definitiva chi paga queste agevolazioni e queste eccezioni????
    Provate a rispondere!!!!
    E magari continuate a chiedere a viva voce la salvaguardia della 5103!!?????????
    E ci meravigliamo che non costituiamo un gruppo compatto per combattere la Fornero?????
    Prima bisogna COMBATTERE LE DIFFERENZE e CHIEDERE STESSI DIRITTI PER STATALI E PRIVATI,UOMINI E DONNE,DIPENDENTI E AUTONOMI,altrimenti siamo come Damiano!!!!!

  38. Andiamo tutti a firmare il referendum di FERRERO per l’abbrogazione di qusta indegna riforma…………….

  39. Giovanni 02, accidenti se hai ragione!

    Ogni loro intervento correttivo non fa altro che peggiorare le cose ed accrescere le diseguaglianze!

    Che immane oscenità!

  40. Firmiamo il referendum sull’abrogazione della riforma delle pensioni, poi votare tutti alle prossime elezioni Ferrero, senza se e senza ma. Voglio che Damiano e company vedano quanti voti perderanno e stiano preoccupati!!!!!!!!!!!!!!! ( Solo la gradualità alla riforma delle pensioni, può farci cambiare idea )!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  41. x marisa,
    purtroppo,a mio parere,la iniquità della 5103 non è stata del tutto compresa. Per gli esodati Damiano e compagnucci non prevedono il contributivo retroattivoma per le casistiche citate nella 5103 per gli esodati è previsto l’intero retributivo.
    Il contributivo retroattivo è previsto per i lavoratori esodati non coperti dalla casistica della 5103 e per tutti gli altri lavoratori siano essi in servizio o meno!!!!!
    La 5103 è una LEGGE ELETTORALE che cerca di far diventare FAVORITI gli esodati che attualmente sono…sfortunati.
    La iniquità di questa PRESUNTA LEGGE è quella di non individuare all’interno degli esodati le varie casistiche e perpetrando anche al loro interno ulteriori DISEGUAGLIANZE che è la materia in cui si è specializzato Damiano!!!
    L’unica norma corretta all’interno della 5103 è il tentativo di ripristinare la uguaglianza tra lavoratori privati e pubblici.
    Ma questa norma non interessava a Damiano il quale,preoccupato solo degli esodati per fini elettorali,sta in …camuffa….corteggiando la Fornero la quale…sguittendo a mo’ di velina gli sta assicurando un salvataggio di 8900 esodati qua…un’altra manciata là…
    Il contributivo retroattivo dei lavoratori in servizio che per scelte personali,di salute o di mobbing volessero abbandonare il servizio serve per coprire il RETRIBUTIVO MILIONARIO E PER SOLI 5 ANNI DI DAMIANO,DALEMA,VELTRONI.BINDI.FINOCCHIARO e altri …banditi!!!!
    Spero di aver ..in parte chiarito il mio pensiero.
    Un saluto

  42. Su che criteri si basano questi altri 10,000 poi altri 8900!!! si rivolge sempre a chi è in mobilità? ma chi a 2 anni dalla pensione ha perso il posto di lavoro? Queste persone non hanno piu niente!! non hanno piu la mobilità, non hanno piu la disoccupazione, non sono salvaguardati, non possono piu aspirare in una qualsiasi occupazione ! SONO UNA NULLITA! queste persone cosa devono fare!!!! Morire e basta! è mai possibile che di loro nessuno si occupa?
    Teresa , una licenziata e per questo non salvaguardata!!!

  43. Fin dall’inizio il Pd sapeva di quale “bastardata” si trattava.
    Ora i ritocchi hanno lo stesso stile: fragature fregature fregature.

    Le bastardate non possono essere ritoccate, con trucchetti.
    Occorre riconoscerle come tali ed eliminarle.
    Ma il PD non ha onestaà intellettuale per la prima mossa e non ha il coraggio per la seconda.

    Posso capire Fornero, chiamata appositamente per attuare il massacro con la maschera da esperta e l’imprimatur di Monti, a sua volta con l’imprimatur di Napolitano.

    Non capisco un partito che di sè dice di essere di centro -sinistra.
    A me pare sia stato stretto nei lacci di quegli imprimatur.
    E la sua storia , durante l’epopea berlusconiana , non è stata meno ingloriosa. Ha trascorso quel periodo per diventare un partito di destra: a sua insaputa o no.

  44. Chiedere tutti univocamente la gradualità della riforma pensioni, è l’unica soluzione di equità che non lascierebbe indietro nessuno e non creerebbe disparità. Chi ci governa ci stà misurando il polso,se si rendono conto che il polso è debole, cioè che continuiamo con suppliche egoisticamente personali, che siamo divisi e ognuno pensa a se, ci liquideranno con una toppa in quà e in là e un calcio in culo. GRADUALITà GRADUALITà PER TUTELARCI TUTTI !!!!!!!!!!!!!!!

  45. Se il disegno di legge 5103 non fosse approvato nella sua completezza sarà davvero un disonore per tutti. I parlamentari non immaginano nemmeno come ci si sente senza lavoro e senza pensione. Ci regoleremo nelle votazioni.

  46. Con pacatezza, buon senso e un minimo di onestà intellettuale, qualche riflessione sulla riforma Fornero.

    Viene spontaneo domandarsi – al di là delle pubbliche lacrime e delle esternazioni angosciose del Ministro – come hanno potuto produrre una così evidente e insostenibile legge che andrà a stravolgere la vita di milioni di persone.
    Intanto qualche dato e qualche opinione “propedeutiche”:
    a) fino a l’altro ieri il Presidente dell’INPS ha detto e diceva che i conti erano a posto, che il sistema vigente – ante riforma Fornero – era in sostanziale o perlomeno soddisfacente equilibrio – tale da portare comunque nel medio periodo, il nostro sistema a regime ed in linea con gli altri paesi;
    b) la BCE, l’OCSE, perfino l’ex Ministro Brunetta, sostengono che comunque 40 anni di contributi sono sufficienti e adeguati a garantire e coprire almeno 20 anni di pensione, quindi per una età media di 80 anni, poteva benissimo andare il mitico traguardo dei 40 anni;
    c) il passaggio al contributivo – ancorché penalizzante e meno vantaggioso per i lavoratori – è stato accettato e produrrà immediatamente i suoi effetti;
    d) il diritto alla pensione è appunto “ un diritto” e come tale formalmente, costituzionalmente e giuridicamente valido: una sorta di contratto, di accordo e di impegno reciproco. Ora con un tratto di penna, si cambiano i requisiti, i presupposti e gli stessi elementi fondanti di un “rapporto fiduciario”. Abbiamo scherzato: ora Sig. Rossi o Bianchi, NOI cambiamo le regole e il Suo “diritto” si basa su altri requisiti e altri presupposti, anche se Lei la Sua “parte” di obblighi e oneri contrattuali” li ha rispettati per 38/39/40 anni;
    e) questa riforma è ancor più odiosa e insopportabile per un motivo fondamentale: è DURISSIMA PERCHE’ E’ INIQUA: se tutto il pacchetto del “Salva Italia” ,” Milleproroghe”, “ Riforma del mercato del lavoro”, “ Liberalizzazioni” fosse stato equo, equilibrato, i sacrifici richiesti sarebbero distribuiti fra platee e soggetti più ampi e quindi più giusti, sopportabili – e sicuramente più efficaci – Così si sta chiedendo la maggior parte degli oneri e dei sacrifici solo ad una parte e questo è intollerabile
    f) il default è dietro l’angolo, le risorse non ci sono ancora, i mercati “ancora non si fidano”: ma come i grandi esperti, i professori si giustificano dando la colpa ad altri!!: se tutti i risparmi che hanno iniziato a fare, se gli introiti delle accise sui carburanti, se la lotta alla evasione da questi risultati, se lo spread intorno a 300 punti (rispetto ai 500/600) di tre mesi fa permette risparmi vigorosi sugli interessi, se le liberalizzazioni e le semplificazioni ancora non bastano, ma cosa veramente vanno cercando questi? Ma che va a finire che poi tutti questi sacrifici potrebbero anche non bastare e non salvarci dalla catastrofe?

    Per questo, la domanda iniziale:
    1) i “Professori” , dall’alto della loro competenza, sapienza, distacco, certamente spuri da ogni condizionamento e coinvolgimento emozionale, diversamente da noi “ comuni mortali” si immaginano minimamente cosa significa dire a Rossi o a Bianchi: guardi, anziché che fra sei mesi, un anno, Lei andrà in pensione fra quattro/cinque anni;
    2) non ci pensano che a sei mesi/un anno dalla pensione Rossi o Bianchi hanno fatto un qualche progetto, una qualche idea sulla loro vita, sul loro “terzo periodo” della esistenza, sulla voglia di “riappropriarsi” del proprio tempo, dei propri bisogni, delle proprie aspettative; che magari si può chiedere un sacrificio ai pensionandi – un anno/due anni – mica 4 o 5;
    3) non ci pensano che in quella fase della vita Rossi o Bianchi, progettano qualcosa circa il loro TFR, o hanno programmato e pensato ad un qualcosa per i figli ( aiutarli nel lavoro/aiutarli nel metter su casa/aiutarli a comprarsi una macchina/aiutarli ad allevare dei figli), oppure Rossi o Bianchi hanno finalmente il tempo, lo spirito e la voglia di essere ancora utile magari al volontariato o al centro sociale o più semplicemente, farsi un po’ i “cazzi propri” dopo 40 anni di cartellini, timbrature, capi, sottoposti, bilanci, scadenze!!
    4) non ci pensano che una gradualità maggiore, una richiesta di partecipazione ai sacrifici più equa e condivisa avrebbe convinto, motivato e aiutato Rossi o Bianchi a “sopportare meglio” quello che comunque per lui è sempre un sacrifico ed uno strappo rispetto “al patto sociale” che lui ha sottoscritto;
    5) si perché Rossi o Bianchi il loro “patto” lo hanno rispettato: per 38/40 e più anni hanno lavorato seriamente – fino a prova contraria che spetta ai “Professori” portare – Rossi o Bianchi hanno contribuito alla crescita, allo sviluppo della loro azienda, del paese, hanno pagato le tasse – tutte – hanno allevato figli, consumato, contribuito al “PIL”. Ed ora solo a loro si chiede di “salvare l’Italia” quasi che fossero loro – o solo loro – i responsabili del disastro (ammesso che tale sia). Si perché sorge anche il dubbio che si stiano anche truccando le carte, cioè che “ i Professori” abbiano voluto superare se stessi – più realisti del re” , più bravi dei più bravi e dei virtuosi. Dopo Fornero l’Italia sarà il paese dove si andrà in pensione più tardi in tutta Europa, anche se però gli stipendi sono i più bassi.
    E’ facile discettare sulla pensione, sul lavoro, sullo stipendio, sul licenziamento “ degli altri”: con le loro competenze, la loro storia, il loro 730 certamente è difficile “capire” i bisogni e gli stili e la filosofia di vita degli italiani normali!!
    Ed è straordinario – gli episodi di cronaca degli ultimi giorni (suicidi a catena/violenze e disagi familiari/aumento dei furti e rapine/ecc) – che i Professori, nel silenzio assordante dei partiti soprattutto del Presidente della Repubblica, possano sperimentare questa vera e propria “macelleria sociale” in una sorta di “laboratorio per capitalismo del futuro” che sta diventando il nostro paese;
    Allora per concludere: ora è spuntata poi bocciata la proposta per recuperare qualcosa per gli esodati, poi il ritorno ai 57/59 anni + 35 di anzianità: non chiedo di “stravolgere” la riforma Fornero, sono ben conscio che gli speculatori non aspettano altro ..!!! ma diamine una proposta di alleggerimento e gradualità della riforma stessa, per due/tre anni con il contemporaneo e certo recupero di risorse dalle parti fino ad ora non intaccate /scudo in svizzera/evasione/corruzione/costi della politica/banche/ecc.) presentati con fermezza ed autorevolezza ( la facciano vedere una volta tanto questa credibilità che hanno rispetto al mercato,all’europa) sarebbe più sostenibile, equa e ragionevolmente sopportabile.
    Sergio Rossi
    Arezzo

  47. Egregio On. Damiano,
    ho letto la sua intervista sull’Avanti e sono rimasto stupito dalle sue parole.
    Se è vero, e sicuramente è vero, che la Ragioneria dello Stato ha dato numeri,relativamente all’art. 1 della PDL 5103, non rispondenti al vero non capisco perchè in commissione lavoro volete accantonare tale articolo.
    Non so se nella relazione della Ragioneria sia stato riportato, per esempio, il numero totale delle donne che hanno usufruito, ad oggi, della Legge 243/2004 (opzione contributivo), se no, sarebbe interessante saperlo per conoscere i costi fin’ora sostenuti per tale deroga.
    Poi, ancora, hanno considerato che ai tanto enfatizzati 58/59/60 anni vanno aggiunti la finestra mobile di 12/18 mesi nonchè la speranza di vita che dal 1° Gennaio 2013 sarà di 3 mesi e che, quindi, la decorrenza almeno fino al 31 Dicembre 2015 avverrà in presenza di un’età minima di 59 anni e 3 mesi?
    Onorevole, al contrario dovete insistere affinchè tale proposta venga approvata, perchè la stessa rappresenta una ciambella di salvataggio per gente che come me, con quasi 57 anni di età ed oltre 35 anni di contributi versati, da oltre un anno in mobilità per fallimento dell’Azienda e con zero speranze di trovare un lavoro (LA CRISI E, SEI TROPPO VECCHIO), alla fine del periodo di mobilità si profilano parecchi anni di miseria nera in attesa almeno della pensione di vecchiaia (sempre se qualche altro Governo in futuro, non decida di RIFORMARE? l’età minima innalzandola ulteriormente).
    Infine, considerato che è già il 20 Ottobre e che realisticamente i tempi per l’approvazione di tale legge sono quasi scaduti, perchè non proporla come emendamento alla legge di stabilità in corso di approvazione?.
    Tanti lavoratori (EX), se ne ricorderebbero il prossimo Aprile 2013.
    Cordiali saluti.

  48. W gli esodati che stanno a casa comodi mentre noi 60enni dopo avere lavorato 40 anni andiamo a LAVORARE PER SEMPRE per mantenere il carrozzone tutto

  49. Dany anche tu hai ragione!! questa è la riforma pensionistica piu iniqua che abbiano potuto fare!! qui l’unica cosa plausibile era LA GRADUALITA e BASTA! purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di avere un tecnico a cui sta a cuore soltanto il destino dell’Europa e non quello dei lavoratori italiani e sottolineo ITALIANI perché in nessun”altro paese europei poteva accadere una cosa del genere!! mi dispiace per te che dovrai ancora lavorare ma mi dispiace ancor di piu per tutti quell che essendo stati licenziati per chiusura dell’attività e che non sono considerati “esodati” e quindi non possono usufruire delle vecchie regole e che rimanrrano 5, 6 o 7 anni senza reddito prima di potere di nuovo maturare i requisiti per poter percepire la pensione che è stata negata a te che dovrai lavorare e a quelli che sono stati licenziati. perchè una persona arrivata per caso al governo e sostenuta dal Parlamento ha deciso cos, ha deciso di guardare all’Europa i e in una sola notte ha sconvolto la vita di migliaia di persone, occupate e non!

  50. Ho 57 anni,mer.! lavoro da 36 di cui 32 in ospedale con turni sulle 24 ore.Ma mi volete manda’in pensione anche co sto c…. di contributivo,che mi so rotto,rotto di fleboclisi,elettrocardiogrammi,sangue e vomito.Se poi dovrò mendicare per arrivare a fine mese saranno c…. miei,o no? Ma datemi sta c…. di possibilità. . Voi però ve la cavate sempre eh? crisi o no.Non solo non vi voto, ma organizzerei sassaiole a chi va alle urne venduti e scambisti voto-favori.Ri-voto quando non vedo più le vostre facce, ma neanche quelle dei banchieri vostri complici.

  51. Salvaguardare i diritti degli esodati e’ un atto di civiltà . Solo una domanda : ” chi si prenderà cura di tutti i futuri esodati? Chi si prenderà cura di molti 60enni che domani a causa di licenziamenti si troveranno a dover aspettare senza lavoro 5 anni per la pensione? Io voterò solo chi nel suo programma di governo dimostrerà una attenzione a questi temi di rilevante importanza sociale.

  52. Mia moglie, nel 2004 ha accettato, avendo allora un padre vedovo e malato del quale prendersi cura, l’incentivo della telecom alle dimissioni, sapendo di poter percepire a 60 anni, quel minimo di pensione maturata. A gennaio 2013 compirà 60 anni, non le daranno la pensione che le spetta, Tutto giusto?, mi rivolgo soprattutti al mio partito democratico. Con spietata ferocia si compie questa rapina, senza rischi, ai danni di mia moglie e compagni! Mentre i ricchi, magari corrotti e ladri, quelli no, non si toccano, vero compagno Bersani? Anche la speme, ultima dea, fugge i sepolcri, Riconosceteci almeno il diritto all’eutanasia.

  53. Buongiorno

    Ma non dovevate eliminare il paletto “con almeno un contributo volontario accrediitato o accreditabile versato prima della nuova riforma Fornero”? Io sono un prosecutore volontario che avrebbe raggiunto i 40 anni di contributi a luglio 2013 dopo 6 mesi di contributizione volontaria, accettata dall’ inps nel febbraio 2010.
    Per colpa di questa……”inezia” avrò diritto alla pensione solo a giugno 2016…………..come farò dovendomi pagare ancora quasi tre anni di contribuzione volontaria e non avendo più possibilità di trovare un lavoro?……….lo chiedo a tutta la classe politica, che probabilmente non sa nemmeno di cosa sta parlando, di provare a mettersi nei miei panni e in quelli di altre migliaia di famiglie.

    Grazie per l’ aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!

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