DDL LAVORO: RIFORMA NON POTRÀ PASSARE CON VOTO DI FIDUCIA

La discussione della riforma del lavoro non potrà essere liquidata con un voto di fiducia. Anche alla Camera sarà necessario un dibattito approfondito che porti ad un cambiamento condiviso del testo: in altri tempi si sarebbe detto ‘realizzare equilibri più avanzati’. I primi commenti politici e sociali sulla riforma propongono modifiche che vanno in direzioni opposte. Conviene allora non intervenire sulla parte ‘blindata’ del testo ma concentrarsi sul tema delicato dei nuovi ammortizzatori sociali e degli interventi per migliorare la condizione dei giovani. Il passaggio dalle attuali tutele alla nuova Aspi sarà problematico in quanto, con l’andata a regime nel 2017, avremo periodi più brevi di tutela a fronte di un significativo allontanamento della pensione. Niente ci vieta di allungare ulteriormente la transizione per svolgere un accurato monitoraggio circa le conseguenze sociali delle modifiche. Al tempo stesso, per quanto riguarda i giovani, risulta eccessivo, nel caso di autentiche partite Iva, un carico contributivo del 33% e va reso più facile l’accesso al nuovo bonus da riscuotere in caso di disoccupazione di un lavoratore precario. Infine, va ricordato che le commissioni Lavoro e Attività produttive della Camera hanno appena varato unitariamente una proposta di legge che prevede interventi per il sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile e femminile. Da questa proposta si possono ricavare emendamenti condivisi che dimostrino il reale interesse nei confronti delle giovani generazioni.

6 Risposte

  1. per allungare gli ammortizzatori sociali non ci sono i soldi! però dovevate evitare la macelleria sociale sulle pensioni, le avete portate a 67- 68 anni, quando io perso che andava bene dai 62 ai 64 anni , penso che il prossimo governo dovrà riparare a questa porcata, giovani che non trovano lavori , vecchi che occupano i posti dei giovani o peggio disoccupati per tanti anni

  2. X Tony

    Non bisogna fissare un eta’ . Vogliamo fare un idioma?
    Allora 40 anni di contributi per tutti.
    Ma 40 anni sono 40 anni e non di piu’ !!!
    Per quanto riguarda Damiano… Ma che ci parli a fare ?
    Lui e il pd servono solo da tappezzeria…

  3. “Quessi”, fra uno o due anni, col governo che ci sarà, sapete cosa diranno?
    Diranno: “La riforma delle pensioni precedente aveva come obiettivo finale portare l’età pensionabile a 70 anni: bisogna assolutamente anticipare i tempi, perché altrimenti e blà, e blà e blà…”, e fra un anno o due, i 67, 68 anni, per andare in pensione, nemmeno basteranno più!

    Non so se avete presente il “Ragionier Casoria”, nel film di Totò ne’: “La banda degli onesti”!
    Quando Totò ne parla a Peppino, lo porta in un bar e ordina due caffè. Totò, al suo, comincia a versarci un cucchiaino di zucchero dietro l’altro, alludendo a qualcuno che di certe situazioni ne approfitterebbe alla grande. Mentre fa così, Totò dice a Peppino: “Questo prende lo zucchero, e prende… e prende… lei cosa pensa?”. “Che adesso smetterà!”, risponde Peppino…e Totò: “Lei pensa così, essendo una persona onesta” E invece il ragionier Casoria continua a prendere…a prendere…”, fin quando sulla scena arriva il barista che dice a Totò: “E invece adesso lei la smette, sennò paga il supplemento!”. Totò prende la palla al balzo, e fa a Peppino: “Ecco! Fin quando qualcuno non gli ice basta, al ragionier Casoria, quello continuerà a prendere!”.

    È esattamente così anche per noi, con le pensioni.
    Se pensiamo che questa riforma rimarrà tal qual è, nei prossimi anni, facciamo un peccato di ingenuità senza assoluzione!

    “Quessi”, i nostri “cari” politici, non si fermeranno mai, col prendere dalle nostre pensioni, fin quando qualcuno non gli dirà “Basta!”.
    Secondo me, c’è seriamente da considerare l’eventualità che i contributi previdenziali diventino presto una mega tassa, in cambio della quale, sostanzialmente, quanto a pensioni, non avremo indietro proprio un bel niente!
    E se crediamo che certi nostri problemi ce li risolvano i vari Damiano o Bersani, siamo proprio fuori strada.

    Io, ad esempio, di quello che riferisce Damiano nel suo articolo, ne sono meno che niente!
    Perché ci tengono fuori da ogni discussione e partecipazione!
    È vero che io sono tenuto ad informarmi, ma come potrei farlo debitamente, se otto ore le passo al lavoro, poi ci ho la casa, la famiglia, i figli che vanno a scuola, i genitori anziani da accudire, la macchina che si rompe, e un’accidente che mi piglia?
    È chiaro che sarò sempre escluso, dal vertice della discussione!
    Ed anche fossi debitamente informato, come potrei dire la mia, incidendo in qualche modo sulle decisioni che si vanno prendendo?
    Non posso influenzarle, modificarle in nessun modo, ad iniziare da chi mi governa, che non ho scelto.

    Noi non decidiamo nulla!
    Non contiamo nulla!
    Non possiamo cambiare un fico secco!
    Non cambi un fico secco da nessuna parte, in nessun conteso, quando voti un referendum contro i finanziamenti ai partiti, e la cosa riciccia da un’altra parte come “rimborso”.
    Poi, continuando ad ignorare quel referendum, i rimborsi li dimezzano, e i soldi della Legge Mancia se li aumentano.
    Non cambi nulla, quando voti PD pensando di dare un voto al centro sinistra, ed il PD, con quel voto, ci va a braccetto con Alfano (si scrive “Alfano”, ma si pronuncia “Berlusconi”) e Casini.

  4. x Giulio
    concordo sugli anni contributivi ( 40 ) ma il problema è di chi non ci arriva ai 40, es. 60 anni eta 37 anni contributi disoccupato se non viene ammessa la quota,questo va in pensione a 67 anni e 3 mesi, a meno che non paghi i contributi volontari (avendo i soldi ), saluti

  5. Vogliamo al più presto un governo di partiti che si assumano la responsabilità di ciò che fanno.Basta ai provvedimenti”blindati”.La responsabilità è di chi li vota. Ma onorevole Damiano ,Lei ci legge?
    Batta un colpo e La prego ogni tanto cambi la cravatta casual a strisce,che la fa molto “OPERAIO”:pittosto continui a battersi per un PD che non perda le sue origini per strada!

  6. spero che il pd proponga il ritorno ai 40 anni di contributi per andare in pensione forse potrei rivotarvi altrimenti grillo

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