LAVORO: INSISTERE SULL’ART.18 E’ UN DEPISTAGGIO

Facciamo fatica a star dietro alla girandola di dichiarazioni dei ministri del governo Monti a proposito di mercato del lavoro. Siamo passati dal silenzio, dalla riservatezza e dalle parole misurate a un diluvio di dichiarazioni il piu’ delle volte contraddittorie. Sarebbe bene mettere un po’ d’ordine e avere un’opinione collegiale. Noi ci limitiamo ad affermare pochi concetti. Il lavoro a tempo indeterminato, anche per l’Europa, rappresenta la stella polare, se si vuole dare davvero un futuro alle giovani generazioni. Formare una famiglia e scommettere su se stessi va di pari passo con la certezza del lavoro: altro e’ decidere liberamente di non ‘annoiarsi’ nello stesso luogo di lavoro per lunghi anni perche’ si cerca e si trova una alternativa. Inoltre, se si vuole riformare il mercato del lavoro e, contemporaneamente, attrarre investimenti in Italia si faccia un’operazione radicale: si diminuisca, come fece a suo tempo Prodi, il cuneo fiscale, facendo costare meno il lavoro a tempo indeterminato, rendendolo piu’ conveniente. Infine, e’ necessario dotare il paese di ammortizzatori sociali di stile europeo, capaci di proteggere piu’ efficacemente chi e’ disoccupato o chi perde il lavoro. Insistere ancora sull’articolo 18 e’ semplicemente un depistaggio rispetto alle vere necessita’ del nostro mercato del lavoro e rappresenta la continuazione ideologica di una politica liberista che pensa di risolvere i problemi finanziari e della crescita colpendo tutele e stato sociale.

16 Risposte

  1. gli over 40-50 non trovano lavoro, gli esodati e quelli in mobilità non sono totalmente coperti dai correttivi delle pensioni, quelli degli anni 50 hanno come miraggio la pensione che era vicina,la disoccupazione giovanile è al 31%, il lavoro fisso è monotono,la riforma delle pensioni doveva servire anche al lavoro dei giovani……………. FERMATELI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! saremo ancora in tempo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Provo nuovamente a fare la mia riflessione.
    L’articolo 18 non vieta al datore di lavoro di licenziare; impone solo un iter abbastanza complesso dove bisogna dimostrare le difficoltà economiche e concordare con le forze sindacali le liste del personale in esubero. In realtà i datori di lavoro vorrebbero poter agire con libertà: ti danno qualche soldo e ti mandano via semplicemente a loro scelta e dichiarazione che ci sono difficoltà, e poi il giorno dopo assumono chi vogliono.

    Non basta l’articolo 18 deve essere o mantenuto per tutti o tolto a tutti. Ho sentito l’ipotesi di lasciarlo a chi lo ha oggi e toglierlo a tutti i nuovi assunti.
    Questa è una sciocchezza! qualcuno ci ha riflettuto sopra? credo proprio di no!!
    Creando questo dualismo chi oggi ha l’articolo 18 resterebbe imprigionato nell’azienda dove oggi lavora. Infatti se cambiando lavoro dovesse perdere l’articolo 18 nessuna offerta di altri datori di lavoro potrebbe attirarlo. Se invece dovesse mantenere l’articolo 18 sarebbe lui ad essere molto poco appetibile per i datori di lavoro che preferirebbero i lavoratori di nuova generazione senza articolo 18.
    Insomma in un modo o nell’altro questi lavoratori, che manterrebbero l’articolo 18 in un nuovo mondo che ne diventa progressivamente privo, resterebbero ghettizati nel loro posto di lavoro.
    Spero tanto che i cervelloni che fanno le riforme ci pensino in tempo prima di fare altri casino come quelli fatti sulle pensioni i cui disastri vedremo fra qualche mese quando gli ex pensionandi senza lavoro scopriranno che non accedono più nemmeno alla pensione; qualcuno perderà la calma.

  3. Ma va’ !! Damiano non l avevamo capito che questi fanno gli interessi delle banche… A damiano guarda che non dormiamo da piedi… Io aggiungo pure che questi delinquenti sono pagati non per cercare di sistemarle le cose ma per peggiorarle per favorire chi vuole l italia un paese instabile, ci sono riusciti negli anni 70 e 80 con le stragi di stato adesso con il cappio economico…. Voi lo avete capito ma pure noi….

  4. DAMIAMO BASTA RACCONTARE CAZZATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Le vostre promesse di cambiare la macelleria FORNERO SONO STATE SMASCHERATE DALLA MADONNA LACRIMANTE ALLA CAMERA.QUESTO GOVERNO NON CAMBIERA’ NULLA DEL MICIDIALE SCALONE.E LO SAPEVATE ANCHE VOI.SIETE IN MALAFEDE
    State condannando quelli della generazione anni 50 che saranno disoccupati da quì a qualche mese o anno alla fame. Per questo problema le vostre bocche sono cucite.LO SCALONE NON E’ CAMBIATO. CI VUOLE GRADUALITA’ VERA!!!!!! CHE CAZZO FATE IN PARLAMENTO. VI ABBIAMO VOTATO!!!!! Smettetela di elemosinare alla Fornero e a Monti piccoli aggiustamenti dovete imporre la vera flessibilità all’eta pensionabile. O così o ce ne ricorderemo anche quando Monti non ci sarà.E FATE ATTENZIONE CHE SE FATE SCEMPIO ANCHE DEL MERCATO DEL LAVORO CON PORCHERIE TIPO IL CONTRATTO UNICO O LE IDIOZIE DI ICHINO,O PEGGIO LA’BOLIZIONE DELL’ART.18.IL TUTTO MENTRE L’ELETTORATO DI BERLUSCONI NON E’ STATO MINIMAMENTE TOCCATO, BASTA VEDERE LE LIBERALIZZAZIONI, SPARITE.ALLORA L’ITALIA S’INFIAMMA DAVVERO, ALTRO CHE FORCONI. NON ILLUDETEVI.LA PAGHERETE NELLE URNE.SIETE DEI VENDUTI A CONFINDUSTRIA, BUGIARDI

  5. Il governo ha sempre ragione. Era nel giusto il presidente del Consiglio Mario Monti, quando giorni fa ha detto che il posto fisso è monotono. È nel giusto il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, che ieri ha dichiarato a TgCom24: «Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà». Non ci credete? Beh, il governo stesso vi può fornire le prove. Anzi, la prova vivente. Cioè Silvia Deaglio, figlia del ministro del Lavoro Elsa Fornero e dell’editorialista della Stampa Mario Deaglio.

    Il posto fisso è noioso? Infatti Silvia Deaglio, per non sprofondare nel tedio, ha due lavori. I ragazzi italiani, inguaribili bamboccioni, vogliono lavorare vicino a mammà e babbo? Sacrosanto. Infatti Silvia Deaglio lavora proprio accanto ai genitori. Stessa regione, stessa provincia, stessa città, stesso ateneo. La giovane signora (è sposata a un dirigente di Unicredit), classe 1974, è professore associato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino. Guarda caso il medesimo tempio del sapere in cui insegnano sia mamma Elsa che papà Mario. Per vincere la monotonia, dicevamo, la ragazza si è ritagliata il tempo per un secondo impiego: quello di «responsabile unità di ricerca» della fondazione HuGeF, che si occupa di studi avanzati nel campo della genetica.

    Anche stavolta, per non dar torto al governo, Silvia si è scelta un ingaggio non distante dalla famiglia. La fondazione di cui sopra, infatti, è sovvenzionata dalla Compagnia di San Paolo, di cui mamma Elsa è stata vicepresidente tra il 2008 e il 2010. Nella HuGeF – giusto per non farsi mancare il conforto degli amici, oltre che dei parenti stretti – c’è anche un’altra vecchia conoscenza dei coniugi Fornero-Deaglio Vien dalla Mole. Si tratta di Francesco Profumo, attuale ministro dell’Istruzione. Egli figurava nel consiglio direttivo della fondazione (attualmente risulta dimissionario) in qualità di rettore del Politecnico di Torino.
    Silvia, la figlia della Fornero con il posto fisso vicino a mamma e papà
    Politici vergogna,e i lavoratori senza lavoro e senza pensione

  6. Ragazzi, qui il punto è un’altro.
    Io non sono iscritto a nessun sindacato a nessun partito politico ma ho le mie idee che sicuramente sono di stampo progressista 8anche perchè visto quelloche è riuscito a combinarei l neo-liberismo…)
    Comuque stò dalla parte della CGIL più però dalla pare della fiom e dico che i sindacati hanno ragione a non cedere sull’articolo 18, perchè siamo in presenza di una classe dirigente imprenditoriale impreparata, vorace e rapace e assistenzialista ( se dietro non c’erano i soldi nostri delle tasse… volevo vedere che fine avevano fatto ) che fanno del materialismo più spinto la prepotenza e l’abuso dei soldi che si sono in molti guadagnati disonestamente 8 evasione fiscale vero Marcegaglia ? Raccomandazioni varie vero Fornero e Cancellieri ? ).
    E quindi chiunque nell’opinione pubblica povero, ricco imprenditore oppure disoccupato faccia una qualsiasi critica ai lavoratori e sul’eliminazione dell’articolo 18 sono in totale malafede.
    Questo per dire che la verità e la ragione ha un sol osenso e qui non co sono nè se e ne ma.

  7. andate a vedere questo articolo , è molto interessante.

    http://unoenessuno.blogspot.com/2012/02/dove-prendere-i-soldi.html

    Certo che però, se come sembra, al pd dei lavoratori non gli frega un tubo è difficile che nascano proposte serie in parlamento .

    I soldi per rendere più umana la riforma delle pensioni ci sono eccome!

  8. Sarei piuttosto del parere che i segretari generali dei sindacati, Camusso in primis, la smettessero di affermare che l’articolo 18 è un “TABU” ,intoccabile, indiscuttubbile, bandiera unica e insostituibile dei lavoratori. Non è cosi!
    La flessibilità in uscita è una necessità della produzione attuale. Certo non deve essere attuato ad ok e in cambio di nulla!
    Prima di modificare l’articolo in questione si devono mettere a punto tutele serie ed adeguate direttamente agganciate alla flessibilità.
    Solo in questo modo possiamo sperare di attrarre quegli investimenti stranieri di cui abbiamo bisogno!!!

  9. X TREVISANI… ecco l’eccezione che conferma la regola… ragazzi che vi dicevo prima ?

    …Comuque stò dalla parte della CGIL più però dalla pare della fiom e dico che i sindacati hanno ragione a non cedere sull’articolo 18, perchè siamo in presenza di una classe dirigente imprenditoriale impreparata, vorace e rapace e assistenzialista ( se dietro non c’erano i soldi nostri delle tasse… volevo vedere che fine avevano fatto ) che fanno del materialismo più spinto la prepotenza e l’abuso dei soldi che si sono in molti guadagnati disonestamente 8 evasione fiscale vero Marcegaglia ? Raccomandazioni varie vero Fornero e Cancellieri ? ).
    E quindi chiunque nell’opinione pubblica povero, ricco imprenditore oppure disoccupato faccia una qualsiasi critica ai lavoratori e sul’eliminazione dell’articolo 18 sono in totale malafede.
    Questo per dire che la verità e la ragione ha un sol osenso e qui non co sono nè se e ne ma

  10. Bersani, la vicenda delle pensioni, non puà essere un capitolo chiuso, non ti ho sentito mai prendere una posizione CHIARA in merito, tu forse pensi che con il passare del tempo, tutto si appiana e si tende a dimenticare, è qui che ti sbalgi, ogni giorno che passa, ci pervade una rabbia senza limiti.
    PRENDI UNA CAZZO DI POSIZIONE IN MERITO A QUELLO CHE HA FATTO LA FORNERO!! NOI NON L’ABBIAMO ACCETTATA E NON L’ACCETEREMO MAI!! L’ANIMA IN PACE METTETVELA VOI E IL TUO AMICO MONTI.

  11. Ecco cosa ha affermato Enrico Morando, senatore del Pd a proposito di pensioni ed eventuali modifiche. Poche modifiche, quindi, ma significative. Anche se «sappiamo bene che il contesto è complicato dalla reperibilità della copertura». Il giudizio sulla riforma, nel complesso, è ottimo: «Era sacrosanta, necessaria per accelerare l’entrata in regime della riforma Dini del lontano ‘95». Quindi la macelleria sociale era stato preparata da monti con la partecipazione fattiva di quello schifo di partito a nome PD!!!!!!

  12. Se il PD alle prossime votazioni si vuole salvare deve far cadere questo governo !!!!! Sennò votare SEL ce bisogno di un pò di sinistra in questo paese!!!!!!!!’

  13. TUTTI A ROMA IL 9 FEBBRAIO

    CGIL, CISL e UIL promuovono per il 9 febbraio dalle ore 15 a Piazza del Pantheon un presidio unitario, al quale parteciperanno i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di carattere previdenziale.

    Il testo di tale decreto approvato alla Camera, infatti, secondo i sindacati “non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito dell’innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento”.

    Secondo CGIL, CISL e UIL “questi lavoratori e lavoratrici non possono essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza.Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa. CGIL, CISL e UIL chiedono anche di eliminare l’aggancio all’aumento dell’aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell’accesso al pensionamento anticipato”.

    Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, per i sindacati “deve essere prevista l’opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l’accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa”.

    CGIL, CISL e UIL, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento “la necessità di restituire un carattere di gradualità nell’accesso al pensionamento senza il quale l’impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull’occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante”. Concludono.

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  14. Ne abbiamo lasciati tanti di commenti… rimasti senza risposta!!!
    il primo atto di governo della IENA FORNERO è stata l’iniqua riforma delle pensioni che và abrogata e riscritta in base a requisiti di giustizia ed equità tra il prima e il dopo.-.. e il futuro dei giovani… LA CASSA LA VADINO A FARE ALTROVE!!!
    Le uscite che si susseguono ora dall’uno ora dall’altro dei MINISTRI… sono offensive… umilianti… socialmente distorte… unico mio commento a tanta protervia è che da soli hanno ridefinito nell’immaginario collettivo il termine PROFESSORE…= imb***** rinc***** che vive fuori dal mondo

  15. @Giulio: Ognuno ha il diritto di essere convenzionale e vivere nell’oblio; salvo svegliarsi un bel mattino e ritrovarsi senza braghe!!!
    Non avevo dubbi d’ incontrare qualcuno imbottito di certezze deliranti1 !

  16. ON Damiano sappiamo che lei e tutta la sinistra del partito siete ancora la nostra speranza per i cambiamenti di questa porcata sulle pensioni.Perchè siete gli unici che tenete vivo il problema in ogni intervista e in ogni dichiarazione ,per questo ve ne siamo grati ! Ma per il resto del PD c’e solo una profonda INDIGNAZIONE partendo dal segretario BERSANI e da tutta la sua segreteria ,LETTA l’uomo del pizzino !! FRANCESCHINI il perdente !! VELTRONI il liberal perdente! FIORONI ne carne ne pesce !!! BINDI ,FINOCCHIARO astratte !! e per finire DALEMA amico di FINI e CASINI architetto per la costruzione del grande centro !! Questo è il partito che mi vergogno di aver votato ,quello che mi ha pugnalato alle spalle!!!!!!!!!!!

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