FIAT:L’ITALIA RIMANGA IL BARICENTRO DELL’AUTO

Questa mattina si è svolta l’audizione del gruppo Fiat presso la Commissione lavoro della Camera. Le domande che come Partito democratico abbiamo rivolto all’azienda hanno riguardato le scelte strategiche e la loro ricaduta produttiva e occupazionale. In particolare, riteniamo che l’azienda debba riportare nel nostro Paese alcune produzioni come la Panda, vettura del segmento A che è mancante in Italia. Questa prima misura consentirebbe di saturare la produzione e di garantire l’occupazione dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. È necessario che l’azienda fornisca un quadro di impegni strategici che facciano comprendere se l’Italia rimane il baricentro della progettazione, della produzione e della occupazione. L’azienda dovrà aprire nuovi stabilimenti in Russia, Messico e Cina e queste scelte debbono essere compatibili con la centralità dello sforzo produttivo in Italia. Non bisogna dimenticare che vanno operate precise scelte per la fabbrica di Termini Imerese e che nel 2009 la Fiat ha consumato 30 milioni di ore in cassa integrazione: è come se oltre 17mila lavoratoti a tempo pieno fossero rimasti fuori dalla produzione per un anno intero.

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