PENSIONI: BERLUSCONI NON SA CHE L’ETA’E’ IN AUMENTO?

Berlusconi dovrebbe sapere che l’eta’ pensionabile in Italia e’ progressivamente in aumento e che nel 2013 non sara’ possibile andare in pensione senza avere come minimo 61 o 62 anni di eta’. Questo e’ il frutto del Protocollo del 2007 del governo Prodi che ha contribuito a rimettere i conti in equilibrio e a migliorare il sistema pensionistico dei giovani.Per questi ultimi e’ stata migliorata la totalizzazione dei contributi, il riscatto della laurea e la contribuzione figurativa. L’obiettivo, che rimane valido, e’ quello di assicurare alle nuove generazioni un risultato pensionistico non inferiore al 60% dell’ultima retribuzione. Se si vuole nuovamente parlare di sistema pensionistico, senza allarmare i lavoratori, sarebbe bene ricordare che le pensioni di anzianita’ sono dimezzate nel 2009 ed in via di scomparsa, che i conti sono sostanzialmente in equilibrio, che bisognerebbe migliorare l’indicizzazione delle pensioni al costo reale della vita e scegliere definitivamente la strada della flessibilita’ in uscita, dal lavoro verso la pensione, compresa in una arco di eta’ tra i 61 e i 67 anni, come propone il Partito Democratico.

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