PENSIONI:IL GOVERNO SI STA SVEGLIANDO, ORA SERVONO I FATTI

Il governo si sta svegliando dal lungo sonno della previdenza complementare. Mentre nel 2007, grazie alle iniziative del governo Prodi, il numero degli iscritti è aumentato di quasi 1 milione, nel 2008 c’è stato addirittura un leggero calo. Come abbiamo più volte sostenuto sarebbe necessaria una nuova campagna promozionale e misure concrete per favorire l’adesione. Chiediamo al governo di prevedere, attraverso l’Inps, l’adozione della cosiddetta ‘busta arancione’ che fornisca ogni due anni ai lavoratori, non solo il quadro dei contributi versati, ma anche la proiezione dell’assegno pensionistico pubblico al momento dell’uscita dal lavoro. Chiediamo inoltre che anche tutti i dipendenti pubblici possano accedere alla pensione complementare: a questo proposito ho presentato una proposta di legge che consente di mettere sullo stesso piano dipendenti pubblici e privati. Inoltre, in questo momento di crisi, occorre consentire ai lavoratori di sospendere momentaneamente i propri versamenti alle pensioni integrative, in caso di difficoltà economica della famiglia rivedendo in questo senso la normativa in atto. Infine, sarebbe necessario per i nuovi assunti, prevedere la loro automatica iscrizione ai fondi negoziali attraverso il solo versamento della quota messa a disposizione dalle imprese, che altrimenti potrebbe rimanere inutilizzata, come incentivo ad una successiva sottoscrizione della quota a carico del lavoratore. Se si vogliono affrontare i temi previdenziali con una visone di respiro tutti questi argomenti vanno trattati utilizzando l’ampia e positiva esperienza fin qui realizzata. Ci auguriamo che il governo faccia adesso seguire alle parole i fatti.

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