LAVORO: SACCONI PENSI A DETASSARE I SALARI

La contrattazione aziendale e’ una conquista sindacale degli anni ’60 irrobustita e codificata fino ai giorni nostri dal protocollo del ’93. La scarsa diffusione di questa modalita’ contrattuale e’ dovuta in primo luogo alla resistenza opposta soprattutto dalle piccole e piccolissime imprese. Incentivi alla contrattazione decentrata e al suo minor costo, ulteriormente ampliati dal governo Prodi nel protocollo del 2007, hanno trovato conferma nelle scelte dell’attuale governo. Nonostante questo la quota di salario contrattato in azienda o nel territorio rappresenta appena il 3% del salario globale ed e’ uno strumento che viene utilizzato quasi esclusivamente nelle imprese medio grandi. Per questo sarebbe opportuno continuare sulla strada degli incentivi alla contrattazione. Perche’ il ministro Sacconi dimentica di dire che, tra le sue decisioni, c’e’ quella di detassare il salario di produttivita’ anche in assenza di contrattazione sindacale? Non e’ utile a nessuno levare un inno alla contrattazione decentrata, in opposizione al contratto nazionale, se poi non si e’ coerenti con le scelte di governo. In ogni caso, il potere d’acquisto delle retribuzioni, che vede l’Italia agli ultimi posti, si puo’ migliorare soprattutto con un rinnovo tempestivo ed equo dei contratti nazionali e con una diminuzione della pressione fiscale sulle buste paga. Il governo faccia la sua parte.

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