Immigrazione: Fini? Saggio apportare le modifiche al lavoro

Sono sagge le modifiche che Gianfranco fini suggerisce alla sua legge sull’immigrazione.Tutti conosciamo il dramma vissuto da chi perde il posto di lavoro. Dramma particolarmente grave per i lavoratori immigrati che, in un tempo di crisi prolungata, corrono il rischio di essere ricacciati nella clandestinita.Tutto questo  crea un circuito perverso: aumenta il lavoro nero e lo sfruttamento e, di conseguenza, il rischio di infortuni sul lavoro. Il lavoro nero crea concorrenza sleale alle imprese trasparenti e una distorsione nel mercato del lavoro, con una vera e propria azione di dumping sociale, verso i lavoratori che hanno contratti regolari.Quando il lavoratore immigrato perde il lavoro e’ giusto consentire un periodo di tempo almeno di un anno o, meglio ancora, correlato al tempo mediamente necessario per trovare un nuovo impiego. In questo modo si metterebbero questi lavoratori anche al riparo da eventuali ricatti di datori di lavoro spregiudicati. Se vogliamo andare nella direzione di una vera integrazione  e’ giusto affrontare tempestivamente anche il tema del voto amministrativo agli immigrati e della cittadinanza per i figli di stranieri che nascono in Italia, cosi come capita in paesi europei come la Germania.

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